Decodificare la resilienza urbana nel Mediterraneo

Le città del Mediterraneo devono affrontare numerose sfide quando si tratta di garantire condizioni di vita sostenibili ai loro cittadini, poiché l'impatto della crisi climatica sta diventando sempre più evidente ed estremo. L'aumento delle temperature provoca già da tempo ondate di calore pericolose e gravi siccità nelle aree urbane. Secondo il rapporto European State of the Climate, per gran parte dell'Europa e soprattutto per i Paesi dell'Europa meridionale, il 2022 è stato l'anno più caldo mai registrato dal 1950. Non solo sono aumentati i giorni di "stress da caldo molto forte", ma sono state riscontrate anche anomalie stagionali nelle temperature che hanno portato a condizioni pericolose per la salute delle persone.

In questa discussione online gli esperti invitati discuteranno i dati fondamentali sullo stato del clima in Europa e le tendenze previste. Saranno inoltre presentati esempi di città che affacciano sul Mediterraneo, con strategie locali di adattamento e resilienza climatica, provenienti da Grecia, Francia e Italia, nel tentativo di sensibilizzare i governi locali e i cittadini sull'importanza cruciale del futuro delle città mediterranee e sul loro ruolo nella mitigazione della crisi climatica. 

La discussione si svolgerà online giovedì 29 giugno, alle 15:00-17:00 CET, in lingua inglese. Per assistere, registrarsi al link. 

Elenco degli oratori/trici:

• Claudia di Napoli, Scienziata, Dipartimento Previsioni, Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine
• Elisavet Bargianni, Chief Heat Officer, Comune di Atene
• Marco Falconi, Ricercatore presso ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
• Félix Blanc, Project Manager, Dipartimento Transizione Ecologica, Comune di Marsiglia

Modera: Kira Taylor, Giornalista specializzata in energia e ambiente, EURACTIV

Questo incontro online è una collaborazione tra gli uffici della Fondazione Heinrich Böll a Salonicco (Grecia) e a Parigi (Francia/Italia), con il sostegno dell'ufficio della Fondazione Heinrich Böll per l'Unione Europea a Bruxelles.